domenica 19 dicembre 2010

Caro babbo ti scrivo


di mresciani:

Ogni anno, in questo periodo, tutti si sentono più buoni e i meno soddisfatti si lanciano in super-stratosferiche cavolate, scrivendo letterine ad un ipotetico Babbo Natale "buono", letterine spedite a politici di turno, letterine mielose e lacrimevoli.
Come familiare di un disabile parlo a nome mio ma sento che quello che scriverò è condivisibile da tanti.
Io non scrivo a Babbo Natale, perchè non si diventa buoni solo a Natale. O si è buoni tutto l'anno oppure si è falsi, perciò "fermo gioco", così si diceva da bambini quando si stava per perdere in qualche competizione con i nostri coetanei.
Fermo gioco.
Basta, noi genitori di disabili, pensiamo che sia ora che qualcuno usi la sedia invece che limitarsi a scaldarla e, se è stato delegato da altre persone a fare certi lavori che li faccia e li faccia pure bene.
Non si deve far finta di non capire, le leggi bisogna saperle interpretare sempre e non a piacimento. "Oggi mi va, domani invece vedremo!".
Siamo circondati da associazioni, consulte, commissioni e chi più ne ha più ne metta che dovrebbero rendere la vita più vivibile e dignitosa ai nostri disabili, e cosa abbiamo?
Scuole che inseriscono ma non integrano i disabili, dove si adottano per poltronite percorsi differenziati anche per chi potrebbe farcela, ma sia mai che qualcuno si debba rimboccare le maniche e lavorare sul serio!
Piccolo esempio in un fiume di inadempienze!
Centri di riabilitazione dove si erogano prestazioni al lumicino: pochissima riabilitazione e molte volte, nonostante le sollecitazione dei familiari, si interviene troppo tardi!
Quisquilie, in un mare sempre di inadempienze!
Sanità: molto carente, non si supporta adeguatamente la ricerca e abbiamo ragazzi ormai in età adulta che mai hanno avuto una diagnosi!
Anche questo è un piccolissimo esempio in un oceano di schifezze!
Aiuti al disabile: scaricati quasi esclusivamente sul terzo settore, ma una nazione civile non può contare sempre e solo sul "buon cuore" del volontariato.
I generosi non devono sopperire all'universalità del lavoro che deve fare il nostro Stato.

Ci sono grossi enti che prendono fior di quattrini di contributi che dovrebbero aiutare il disabile ed invece tantissime volte vanno a braccetto con il Governo di turno.
Perchè?
Perchè non si fa la pagellina anche a questi "grossi"?
Perchè ogni tanto non si sfoltiscono certe organizzazioni e si aprono le finestre per far entrare aria nuova, si mandano i dinosauri a riposo e si fanno lavorare le forze nuove, forze che possono portare iniziative e idee propositive, invece di stagnanti celebrazioni per il 3 dicembre, celebrazione delle persone disabili.....
Che si deve festeggiare?
Ogni anno quali risultati si sono portati a casa a favore dei nostri figli meno fortunati?
Perchè ogni anno in quella giornata non si fa un bilancio e chi non ha fatto niente, può tornare in letargo, sì proprio in letargo.
Sono stanca di assistere a dei Convegni (ma devo essere proprio masochista a continuare a frequentarli) dove assisto alla sfilata del tizio di turno che è super-mega-presidente dell'Accademia XYZ che, oltre ad essere in ventimila commissioni, l'unica cosa concreta che può aver fatto è una letterina di protesta e neanche tanto dura a chi amministra i nostri soldi!
Nel mese di dicembre da anni assisto a delle feste dove vengono premiati i disabili, per questo o per quest'altro motivo.
Ma per favore! Non ci interessano le feste con la fetta di panettone, ci interessa invece che vengano rispettate le nostre leggi che dovrebbero tutelare i nostri figli TUTTI I GIORNI, TUTTI I GIORNI DELL'ANNO .
Fai una cosa, Babbo Natale: fai dare le dimissioni a quei politici che sai tu, rimpiazzali con visi giovani, pieni di voglia di fare cose per tutti!
Meno celebrazioni e più fatti concreti.
Metti le persone giuste al posto giusto: politici, che finanzino il futuro della nostra Nazione, della ricerca, perchè un giorno anche noi si possa sapere che sindrome affligge i nostri figli; dirigenti scolastici che si leggano i regolamenti ed attuino l'integrazione per davvero; centri di terapia che diano la giusta riabilitazione considerando il bimbo nella sua globalità senza dire: "troppo grave per fare riabilitazione".
Fai girare questa Nazione nel verso giusto, dove non solo i ricchi possano avere, ma a tutti gli aventi diritto dev'esser dato!
di Orsatosta:
comunicazione di servizio: il blog quitta almeno fino al 28 gennaio. Auguri di serene feste, se potete. Vi segnalo questa iniziativa, che non vi costa nulla, ma il contributo di ciascuno di voi sarà impagabile. Adesso il counter è a 922. L'ippoterapia di questo centro è a rischio, vuol dire che tanti ragazzi disabili non potranno più farla. (aggiornato alle 20.48)

11 commenti:

Anonimo ha detto...

cliccando su iniziativa non si accede al link, provvedete a controllare.

orsatosta ha detto...

fatto! grazie per l'attenzione :)

TIMEOUT ha detto...

Non posso che essere d'accordo con te piccola volpe, a Natale è lo sfilare dei "sepolcri imbiancati": una bella tinteggiata per l'occasione, per nascondere la muffa, le crepe e tutto il marciume che c'è dietro.

Anonimo ha detto...

Parole sante... sono un fratello di una disabile è 40 anni che ci promettono e nessuno mantiene, nessuno rispetta e conosce leggi di stato inerenti ai disabili.
Ci vuole una unione globale di tutte le associazioni di disabili e procedere in via legale e "guerra" su tutti i fronti.
Saluti speriamo a Babbo Natale.

Giovanni ha detto...

Mi permetto di riportare questi due passaggi che credo siano esemplari e riassuntivi del mondo (una parte) in cui viviamo:
Aiuti al disabile: scaricati quasi esclusivamente sul terzo settore, ma una nazione civile non può contare sempre e solo sul "buon cuore" del volontariato. ... Fai girare questa Nazione nel verso giusto, dove non solo i ricchi possano avere, ma a tutti gli aventi diritto dev'esser dato!

Dov'è lo Stato di diritto? Dove siamo noi tutti come collettività?

orsatosta ha detto...

grazie anonimo per il contributo :)
@ Giovanni:
bell'interrogativo poni! Giusto di qualche giorno fa è la notizia dela bella iniziativa varata dal consiglio comunale di Milano, riporto dall'articolo di Repubblica: "Mancavano 60 milioni per far quadrare i conti e i due terzi, 39,7, sono stati trovati con una serie di risparmi sulle spese. Saltano così 932.000 euro per le strutture di accoglienza per i disabili. «Significa - spiega Andrea Fanzago, vicecapogruppo Pd - che il Comune non si potrà più convenzionare con le strutture e che le rette verranno pagate dalle famiglie». Sempre alla voce disabili, tagliati anche 200.000 euro per il sostegno domiciliare, 111.000 per i servizi diurni e 81.000 per il trasporto."
Sta succedendo così in tutt'Italia, oltre al resto dello sfacelo che costantemente sperimentiamo.
Ma a chi importa?
Sentivo ieri ad un TG che lo Stato pensa di risarcire gli automobilisti rimasti bloccati in autostrada a causa della neve... i soldi per i risarcimenti anche quelli li prenderanno tagliando fondi destinati ai servizi delle fasce deboli della popolazione?
......
ne aproffitto per sottolineare la segnalazione che ho messo in calce al fulgido post di mresciani: appendete la pallina e se potete diffondete l'iniziativa attraverso le vostre pagine FB o i forum che frequentate, insomma, passate parola ;) magari un piccolo grande miracolo succede, siamo a Natale anche se non sulla 56esima strada, hihi!

TIMEOUT ha detto...

Grazie Giovanni perchè non sono la sola ad aver notato in modo particolare quel passaggio a cui tu fai riferimento. Il terzo settore, il volontariato sono risorse irruninciabili, ma - come dice mresciani - una Nazione non può contare solo su di esse e di conseguenza deresponsabilizzare le Istituzioni. Dov'è la collettività? Me lo chiedo anch'io e mi chiedo anche se non è giunto il momento che i genitori e le famiglie, a prescindere dall'associazione di riferimento, non comincino a confrontarsi e creare dei gruppi trasversali, gruppi liberi, di cittadini con un progetto...un obiettivo comune. E' necessario che la collettività si renda consapevole dell'importanza di agire nel presente per il domani, e per evitare di perdere tutto ciò che accade nel qui ed ora si dovrebbe adottare una sorta di "strabismo" ovvero con un occhio si guarda all'ora e con un altro si guarda l'orizzonte.

chiara ha detto...

il vostro blog è per me una vera rivelazione, ne parlerò nel mio nel post di domani. Buone feste. chiara.

orsatosta ha detto...

Grazie Chiara, ne siamo onorati :) Buone feste anche a te.

Giovanni ha detto...

Arrivare alla radice dei problemi. Nella gestione della disabilità di mia figlia, è sempre stato difficile riuscire a cogliere la radice dei problemi, capire le cause degli accadimenti per poter decidere nel modo più opportuno. Traslando il ragionamento nella situazione che ci sta a cuore, scava scava trovo ragioni economiche e politiche. Condivido, Timeout, la volontà e necessità impellente di muoversi per arginare le scelte sciagurate cui stiamo assistendo; facciamolo questo passo verso un obiettivo comune! Ma che esso sia chiaro; e avendo ben presente che se tutte le azioni che facciamo in fondo son politica, questa lo sarà più che mai. collettività verso quest’ultima.
Iniziamo?

TIMEOUT ha detto...

Certo Giovanni che in fondo è politica, intesa come polis, come PARTECIPAZIONE dei cittadini al "governo".
Iniziamo!